Sergio Basso
Bio
Sergio Basso è un regista cinematografico, teatrale, sceneggiatore anche di videogiochi.
Alla carriera cinematografica alterna quella accademica: ha un post-Doc in Lettere Classiche, con un focus su storia antica e filologia greco-bizantina.
Ha vissuto in Cina a più riprese, sin dal 1996. Proprio in Cina è stato assistente alla regia e dialoghista di Gianni Amelio sul set del film La stella che non c’è. Si è diplomato in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma. Ha un diploma triennale di regia e recitazione con Jurij Alschitz, sotto l’egida della Gitis, Accademia d’Arte Drammatica di Mosca.
Esordisce con “Amori elementari”, co-produzione italo-russa, sul mondo sentimentale dei bambini. Il film esce in sala nel febbraio 2014, e Basso pubblica contemporaneamente il romanzo omonimo con la casa editrice Salani.
Nel 2020 esce in sala il suo secondo film, “Dimmi chi sono”, un musical alla Bollywood girato in un campo profughi in Nepal, protagonista una rifugiata quattordicenne. Viene distribuito in sala in Italia, Germania, Canada, Polonia, Francia e UK.
Scrive regolarmente per La lettura de Il Corriere della Sera.
Dal 2005 scrive sceneggiature di serie e di film anche per altri registi.
Ha girato molti documentari, premiati ai più importanti festival internazionali: Locarno, Annecy, Nyon, Beijing, Torino, Mosca, Rio de Janeiro, Toronto. Ha vinto il Premio per il Miglior Film Sportivo al Festival International du Film Sportif nel 2013 (con “19 e 72”, su Pietro Mennea) e nel 2015 (con “Amori elementari”).
Ha scritto per RAI sia per la fiction (“Marta&Eva”, 2021), sia per i documentari prime time (“Nel cuore della Cina”, “Cine tempestose”).
Ha collaborato tra gli altri anche con l’ONU, l’OSCE, la NOKIA, Il Corriere della Sera, TELECOM Italia, Save the Children, la casa editrice IlSole24ore, SKIRA, l’Istituto dei Beni Culturali dell’Emilia Romagna, l’Università degli Studi di Milano, l’Università di Oxford, il Museo MAXXI di Roma, la Scuola Holden.
È un membro dell’European Documentary Network. Ha ricevuto la borsa 2008 per i Giovani Artisti Italiani. È tra i vincitori del Premio Solinas 2009.
Ha insegnato al Centro Sperimentale di Cinematografia e ha tenuto masterclass in diverse università anche all’estero, dalla University of Auckland (New Zealand) alla FAMU di Praga.
Dal 2001 è direttore artistico della Compagnia Teatrale Teatraz. In teatro ha lavorato, tra gli altri, con Pëtr Fomenko, Eimuntas Nekrosius e Philippe Delaigue.
Si è dedicato allo sviluppo di diverse piattaforme crossmediali con Il Corriere della Sera e alla sperimentazione nel campo dell’animazione, vincendo il Festival d’Annecy, l’Oscar europeo dell’animazione.
Nel 2014 è stato chiamato a Beijing per girare un documentario in cinese per il prime time della tv di stato cinese, CCTV 6, dedicato alla rinascenza della dinastia Han nel I secolo d.C.
L’invito è stato rinnovato nel 2016: ha girato per BeijingTV il documentario per l’ottantesimo della Lunga Marcia, con cui ha vinto il China Award 2016.
La sua ultima storia è in predicato di essere girata da Gabriele Mainetti, il regista di “Lo chiamavano Jeeg Robot”.